Scale fisse a pioli, scale a gabbia, scale anticaduta con guida rigida e flessibile. Guida alla scelta e all’utilizzo.
Scala fissa a pioli in grado di permettere la salita di un operatore alla volta in una copertura.
Le scale fisse a pioli possono essere di due tipi:
Scala fissa con due montanti verticali: Scala (a pioli) secondo EN ISO 14122-1, che è fissa e in cui i pioli sono disposti tra i montanti verticali e fissati agli stessi. I montanti verticali sostengono il carico.
Scala fissa con un montante verticale: Scala (a pioli) secondo il punto EN ISO 14122-1, che è fissa e in cui i pioli sono fissati a entrambi i lati del montante verticale. Il montante verticale sostiene da solo il carico.
I dispositivi di protezione contro le cadute comunemente utilizzati sono:
- Scala con gabbia: Consiste in una scala a pioli avente montata sopra una solida gabbia con la funzione di evitare la caduta di persone dalla scala.
- Scala anticaduta di tipo guidato su linea di ancoraggio rigida: Dispositivo di protezione fissato alla scala, utilizzato insieme a un dispositivo di protezione individuale del quale tutti devono disporre prima di poter utilizzare la scala (vedi EN 353-1 e EN 363)
- Dispositivo anticaduta di tipo guidato su linea di ancoraggio flessibile: Dispositivo di protezione fissato alla scala, utilizzato insieme a un dispositivo di protezione individuale del quale tutti devono disporre prima di poter utilizzare la scala (vedi EN 353-2 e nella EN 363)
Caratteristiche scala con gabbia:
Le scale a pioli di altezza superiore a 5,00 m, fissate su pareti o incastellature verticali o aventi una inclinazione superiore a 75°, devono essere provviste, a partire da 2,50 m dal pavimento o dai ripiani, di una solida gabbia metallica di protezione avente maglie o aperture di ampiezza tale da impedire la caduta accidentale della persona verso l’esterno. La parete della gabbia opposta al piano dei pioli non deve distare da questi più di 60 cm. I pioli devono distare almeno 15 centimetri dalla parete alla quale sono applicati o alla quale la scala è fissata.
Quando l’applicazione della gabbia alle scale costituisca intralcio all’esercizio o presenti notevoli difficoltà costruttive, devono essere adottate, in luogo della gabbia, altre misure di sicurezza atte ad evitare la caduta delle persone per un tratto superiore ad un metro.
In questo caso è possibile applicare alla scala un dispositivo di tipo guidato rigido o flessibile , rispettivamente conforme alla norma UNI EN 353-1 e UNI EN 353-2 in grado di consentire, nel rispetto della norma, l’impossibilità di una caduta per un tratto superiore
Scelta del tipo di dispositivo di protezione contro le cadute:
La protezione da adottare per l’accesso in quota secondo quanto indicato all’art. 113 del D.Lgs. 81/2008 è la scala con gabbia; Viene però anche detto che quando la sua applicazione alle scale costituisca intralcio all’esercizio o presenti notevoli difficoltà costruttive, devono essere adottate, in luogo della gabbia, altre misure di sicurezza, come ad esempio un dispositivo anticaduta di tipo guidato su linea di ancoraggio rigida o flessibile.
Norme di riferimento:
- D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81:
- Titolo III. Capo I, (uso delle attrezzature di lavoro)
- Titolo III, Capo II, (uso dei dispositivi di Protezione Individuale)
- Titolo IV, Capo II, sez. II: art. 111 (obblighi del datore di lavoro nell’uso di attrezzature per lavori in quota) e art. 113 comma 2 (scale)
- UNI EN ISO 14122-1: Mezzi di accesso permanenti al macchinario – Scelta di un mezzo di accesso fisso tra due livelli
- UNI EN ISO 14122-2: Mezzi di accesso permanenti al macchinario – Piattaforme di lavoro e corridoi di passaggio
- UNI EN ISO 14122-3: Mezzi di accesso permanenti al macchinario – Scale, scale a castello e parapetti
- UNI EN ISO 14122-4: Mezzi di accesso permanenti al macchinario – Scale fisse
- UNI EN 353-1: Dispositivi anticaduta di tipo guidato con linea di ancoraggio rigida
- UNI EN 353-2: Dispositivi anticaduta di tipo guidato con linea di ancoraggio flessibile