Dopo quanto tempo devo cambiare le scarpe da lavoro? Questa domanda ci viene rivolta spesso dai nostri clienti ed è per questo che abbiamo deciso di rispondere a tutti quelli che si sono posti questo quesito.
Le scarpe antinfortunistiche sono sottoposte ad un’usura maggiore rispetto a una scarpa “tradizionale”. Prima di tutto perché vengono utilizzate quotidianamente per molte ore al giorno e perché sono sottoposte sollecitazioni continue. Perciò, è molto importante controllarle le calzature di sicurezza e verificare che non ci siano cedimenti o abbiano subito incidenti che ne compromettono l’efficacia.
Quando è opportuno cambiare le proprie calzature antinfortunistiche?
La normativa EN ISO 20345 non indica una scadenza, perché la durata dipende da molti fattori come:
- Frequenza di utilizzo
- Ambiente di lavoro
- Manutenzione eseguita
- Incidenti subiti
Sulla base della mia esperienza matura in anni di consulenza e vendita ci sentiamo di consigliare la sostituzione delle scarpe antinfortunistiche in un lasso di tempo che va da 6 mesi fino ad un massimo di 1 anno. Questo perché, anche se sembrano in buono stato, alcune caratteristiche delle calzature potrebbero essere compromesse e non essere in grado di garantire il livello di protezione necessario. (es: una suola consumata potrebbe portare alla perdita dei requisiti antiscivolo o antistatici)
La durata è uguale per tutte le scarpe antinfortunistiche?
La durata della scarpa dipende dalla frequenza di utilizzo, dalla sudorazione e dall’ambiente lavorativo (contatto con acqua, agenti chimici, scintille etc). A parità di utilizzo, le scarpe di un magazziniere avrò durata maggiore di quella di un muratore o un giardiniere. Questo perché gli ultimi sono a contatto con fango, cemento, acqua e altri prodotti chimici che vanno a ridurre la durata della calzatura.
Quando è il momento di cambiare le scarpa?
Un modo per capirlo prima dell’utilizzo per utilizzo quotidiano, è il controllo costante dell’effettivo stato di usura e degli eventuali segni di cedimento della calzatura.
Quali sono le parti da controllare?
Di solito le parti più danneggiate sono la suola e la tomaia. La suola della scarpa è la parte della calzatura che viene maggiormente sollecitata. La cosa migliore è eseguire la pulizia periodica della suola per un controllo dello stato della stessa e verificare che non ci siano tagli o crepe. Le parti più sollecitate della tomaia sono le cuciture, dove il piede si piega e le zone di contatto tra la tomaia e suola che nel tempo si possono staccare a causa ripetitivo carico di lavoro. Nei casi che una di queste due parti sia danneggiata si dovrà procedere immediatamente alla sostituzione della calzatura di sicurezza.
Cosa fare in caso di incidente?
Se la scarpa da lavoro ha subito uno stress da incidente sul lavoro (caduta oggetto, taglio tomaia con lamiera, etc) come lo schiacciamento parziale del puntale o la perforazione della suola, è necessario sostituire immediatamente la scarpa. Questo perché il suo grado di protezione a questo punto è intaccato e per lavorare in sicurezza è necessaria la sostituzione la scarpa antinfortunistica con una calzatura nuova e integra.